Nuovo viaggio presso l’ospedale di Itololo

A maggio, per due settimane, il dottor Franco Lelli, il dottor Tommaso Capalbo e l’infermiera Barbara Giovannetti sono stati in Tanzania, precisamente a Itololo nella regione di Kondoa, all’ospedale “Health Center”. Sono stati accolti con calore da padre Priscus e dalla gente del posto, compresi i bambini e il personale dell’ospedale.

Ogni mattina iniziava l’attività in sala operatoria per formare il personale medico e negli ambulatori gli infermieri. C’erano molte persone in fila per le visite; alcune mamme portavano i loro figli a farsi visitare, rinunciando a loro stesse perché non avevano i soldi per pagare la piccola quota richiesta dall’ospedale. Il nostro obiettivo è aiutarli, perché la salute è un diritto di tutti. Abbiamo pensato di istituire un fondo chiamato “visite sospese” che possa supportare chi si trova in difficoltà economiche.

Abbiamo anche fatto un giro nei villaggi alla ricerca di donatori di sangue, improvvisando un centro prelievi dentro una jeep. L’Associazione Pole pole… piano piano odv sta lavorando per realizzare un ambulatorio oculistico. E il 22 ottobre torneremo ad Itololo per riprendere l’addestramento del personale.

Ripartenza!

L’ultima volta che dei volontari sono andati in Africa è stata a febbraio 2020. Poi ci sono stati divieti, lockdown e chiusure delle frontiere che hanno reso i viaggi molto difficili. A febbraio 2024, anche se la situazione è migliorata, alcuni volontari, tra cui padre Fabiano, hanno deciso di andare in Tanzania. Purtroppo il tempo non è stato dalla nostra parte; ha piovuto per tutto il soggiorno, rendendo complicati i nostri spostamenti a causa delle strade. Nonostante ciò, siamo riusciti a visitare le opere che abbiamo realizzato negli anni e siamo rimasti contenti di come funzionano; anzi, alcune sono state persino migliorate.


Kibakwe

La nostra prima fermata è KIBAKWE, un villaggio molto abitato nella provincia di Mpwapwa, che si trova sull’altopiano savanico centrale della Tanzania. Con le nostre risorse, abbiamo finanziato un asilo che è stato completato nel 2011.


Kongwa

Il secondo villaggio è Kongwa è un grosso e popoloso villaggio capoluogo del distretto omonimo situato nell’altopiano savanico centrale nella regione di Dodoma in Tanzania. Non è la peggiore Africa che abbiamo potuto incontrare, ma l’economia rimane pur sempre povera: la stragrande maggioranza della gente vive di pastorizia, di una agricoltura di sussistenza e di piccoli commerci.
Abbiamo visitato l’asilo e la scuola primaria “PADRE CORADO*PRE AND PRIMARY SCHOOL ” frequentata da oltre 400 alunni.
L’ostello e la mensa sono tuttora in costruzione


Hembahemba

Hembahemba è un grosso e popoloso villaggio situato nel distretto di Kongwa della regione di Dodoma in Tanzania. E’ abitato quasi esclusivamente da una etnia particolare, i Wabeni, tradizionalmente dediti all’agricoltura.
Fino al 2017 il villaggio e l’area circostante facevano parte della parrocchia di Kibaigwa, fondata e gestita ininterrottamente da padre Fabiano missionario cappuccino originario d’Arezzo. Nel 2017 si è costituita
una nuova parrocchia, dedicata a San Luca. Ci hanno chiesto un contributo per realizzare una scuola materna: in quella realtà così bisognosa questa ci è sembrata una priorità


Msemembo

Msemembo è un grande villaggio situato nell’altopiano savanico centrale della Tanzania, a circa 30 km da Manyoni, che è il centro principale della regione di Singida. Qui c’è una piccola scuola materna gestita da religiosi del Preziosissimo Sangue, ma è chiaramente insufficiente per le esigenze della popolazione e si trova in locali piccoli e in cattive condizioni. Non c’è acqua corrente; l’approvvigionamento idrico avviene tramite due bidoni che vengono riempiti periodicamente, da cui i bambini prendono l’acqua con delle piccole taniche. Ci hanno chiesto aiuto per ampliare e migliorare la struttura, creando aule, una cucina, bagni, un magazzino, una dispensa e un piccolo ufficio per l’insegnante.


Mkiwa

Nel nostro viaggio siamo andati a salutare anche padre Reginal e la sua nuova parrocchia nel villaggio di Mkiwa a circa 40 km da Manyoni della regione di Singida e 150 km dalla capitale Dodoma.


Kibaigwa (distretto di Kongwa)

Fino a poco tempo fa, qui lavorava padre Fabiano Cutini, un cappuccino di Arezzo che è stato missionario in Tanzania per oltre 40 anni e adesso si trova in Italia. Dal 2013 si era concentrato soprattutto sulla gestione della scuola che ha fondato, dedicata a “San Padre Pio”, una scuola secondaria. L’associazione ha supportato le sue iniziative in vari modi per diversi anni. Durante il nostro soggiorno, siamo andati con padre Fabiano a visitare la scuola.


MLALI

Siamo andati a visitare l’ospedale Kituo a Mlali, che si occupa di bambini con problemi motori provenienti da tutta la Tanzania. La nostra amica e compianta d.ssa Anna Maria Bartolomei, ex primario pediatra ora in pensione, ha avuto l’opportunità di andare lì su invito di padre Angelo Simonetti, il fondatore e allora direttore della struttura. Questo ospedale è ancora un centro residenziale per diagnosi e cura, e Annamaria ha dato una mano nell’allestimento e nell’organizzazione del laboratorio e del dispensario


DODOMA

Siamo arrivati all’ultima tappa del nostro viaggio prima di tornare in Italia. Siamo andati a salutare Suor Patrizia, che è la responsabile per la Tanzania e il Burundi, e si trova nella casa madre a Dodoma. Abbiamo anche visitato la loro scuola, la “Primary school”.

Ringraziamenti per l’ecografo donato dall’Associazione in uso alla maternità dell’ospedale St. Joseph Ciad

Carissimi amici della Pole Pole grazie al vostro aiuto , ho ricevuto ieri questo ecografo Samsung con la sonda wireless. Penso che in Ciad mi sarà molto utile e adesso sto cercando di studiarlo. Vi sono molto riconoscente e cercherò di usarlo al meglio per il bene dei pazienti

Suor Elisabetta

L’0spedale di Itololo

I Padri Passionisti e le Suore d’Ivrea fondarono il dispensario di Itololo nel 1966. Il dispensario aveva solo due edifici: uno era destinato ai servizi sanitari e l’altro era destinato alla residenza delle suore. All’inizio, il dispensario di Itololo servì 47 villaggi con una popolazione di circa 68.000 persone.

L’ospedale di riferimento era situato a Kondoa, a circa 60 km. e le strade da Itololo all’ospedale di Kondoa erano molto accidentate e rocciose ed erano necessarie dalle tre alle quattro ore per raggiungerlo; per questo motivo molte persone morivano durante i trasferimenti.

Nel 2008 i Padri Passionisti tanzaniani siglarono un accordo col governo per la realizzazione di un “Health Center” a Itololo; in occasione di un soggiorno di volontari nel mese di agosto 2008 presso la missione di Itiso, Padre Riccardo propose di fare un sopralluogo nella missione di Itololo per verificare la possibilità di iniziare insieme all’Associazione Amici di Padre Riccardo e al Gruppo Alpini Palazzolo la costruzione di questo nuovo Health Center. La risposta dei 2 sodalizi fu da subito positiva ed entusiasta: si cominciarono a raccogliere fondi.

Nell’arco di 8 anni è stata possibile la realizzazione di queste nuove strutture:

– Pediatria, con la possibilità di ospitare le mamme insieme ai neonati o bambini che abbiano problemi

– Medicina, con la possibilità di essere ricoverati

– Sistemazione di alcuni locali del vecchio dispensario per la realizzazione di un nuovo magazzino della farmacia, con un posizionamento più logico dei medicinali

– Sistemazione di alcuni locali del vecchio dispensario per la realizzazione di un nuovo laboratorio di analisi

– Realizzazione di un Reparto radiologia, con efficienti attrezzature acquistate in Italia

– Realizzazione di una nuova Lavanderia

– Realizzazione di un locale obitorio con 2 loculi refrigerati acquistati in Italia – Realizzazione di un nuovo inceneritore

– Trasformazione di un vecchio magazzino in Aula Magna per l’istruzione e l’aggiornamento del personale

– Sistemazione di alcuni vecchi stabili per la realizzazione di appartamenti per il personale dell’ospedale

– Realizzazione di un nuovo pozzo per il potenziamento della rete idrica dell’ospedale

– Potenziamento, messa in sicurezza e stabilizzazione della rete elettrica, con l’impianto di pannelli solari per 10 Kw, Il servizio offerto con competenza e la posizione strategica hanno fatto si’ che il governo tanzaniano chiedesse il passaggio dell’Health Center a Ospedale Provinciale.

Oggi l’ospedale di Itololo cura tutti, senza distinzione etniche ne religiose, con un bacino di utenza di 116.000 persone che affluiscono anche dai villaggi vicini.

Trovandosi l’ospedale ai margini della Maasai Steppe, oltre ai residenti nei 47 villaggi, molte persone, specialmente Mang‘ati e Massai, arrivano per ricevere cure ed assistenza.

Dal 2017 è iniziata una strettissima collaborazione con l’Associazione Pole Pole o.d.v. di Arezzo, che oltre ad aver donato materiale e parecchie attrezzature sanitarie, ha dato la possibilità nel mese di dicembre 2018 a 2 medici (il dott. Franco Lelli, ginecologo e il dott. Ivano Archinucci, pneumologo) di recarsi ad Itololo per operare ed istruire il personale locale. Inoltre nel mese di febbraio 2020 il dott. Franco Lelli e il Caposala Sergio Papini hanno trascorso 2 settimane presso l’ospedale di Itololo per addestrare personale medico ed infermieristico e per gettare le basi per l ’acquisto dell’attrezzatura per un futuro reparto di dialisi.

Aggiungere questo nuovo reparto agli esistenti non è una velleità, ma risponde a un bisogno reale per un servizio che salva la vita di molta gente.

E’ previsto che questa collaborazione continui con l’invio sul posto di altri medici negli anni a venire.

Lettera di Suor Annabruna

Carissimi ,Dt.Romeo, Sergio , Deanna e a tutta la Polepole,vorrei nominare tutti per nome ma temo di non riuscirci. Scusate del ritardo molti avvenimenti ci hanno intralciato e in modo particolare l’Internet non funzionava. A nome di sr Luigina,sr Costanzia e di Sr Rosmeri non abbiamo parole sufficienti per esprimere il nostro grazie. Prima per il bonifico che abbiamo ricevuto per il dispensario che servirà per comperare medicinali ed altro, poi per la macchina che dopo una lunga odissea è arrivata a destinazione. Dire grazie è troppo poco vorremo esprimerlo con altre parole però dobbiamo fare i conti con i nostri limiti che non sono pochi . Il nostro grazie lo diciamo con il cuore pieno di riconoscenza.

Il nostro grazie riconoscente va in particolare a Romeo che con il suo silenzio è riuscito affinché la macchina sia arrivata a destinazione e aiutato da Claudia e dal Sig. Alex per la traduzione, penso che Annamaria e Luca hanno dato il loro contributo in silenzio un abbraccio a tutti.

Non abbiamo nulla con cui contraccambiare però vi assicuriamo il nostro ricordo nella preghiera perché il Signore benedica voi le vostre famiglie il vostro lavoro e che vi mantenga sempre in buona salute fraternamente vi salutiamo SrAnnabruna